
Il villaggio globale rende vulnerabili le popolazioni, umane e animali, a patogeni nuovi o finora confinati in ambiti ristretti e remoti che serpeggiano nella popolazione o esplodono e diffondono come ha dimostrato la CoViD-19. Se non si è preparati e organizzati.
A ciò dobbiamo tendere: a passare in rassegna le minacce possibili, le vie di introduzione, i sistemi per monitorarle e gli strumenti per controllarle, insomma creare quella organizzazione che obiettivamente manca e che rappresenta l’unico modo per proteggere le popolazioni.
Il progetto deve pertanto prevedere la messa a punto dei metodi di analisi, l’attivazione di piani di monitoraggio, l’addestramento in campo del personale e lo studio degli strumenti per intervenire rapidamente popolazioni colpite e a difesa di quelle indenni da proteggere, rintracciare i portatori o gli alimenti contaminati, promuovere azioni di controllo dei vettori . Non potranno non essere considerati gli agenti zoonosici e gli agenti di malattie trasmesse con gli alimenti.